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La Ramina di Rimini, un magico mondo di colori e sofisticato romanticismo

Missione shopping insolito. Di una cosa mi sono accorta. Mi sono accorta che la crisi economica ha cambiato il volto dell’acquisto e della vendita di cose e modificato la percezione di ciò di cui abbiamo bisogno. Non oso dire che la crisi ci ha fatto bene, ma poco ci manca!

Rimini, la mia città, ha cambiato volto negli ultimi anni. A parte un colorato sbocciare di bazar che arrivano da tutti gli angoli del mondo, con profumi e colori “altri”, si è diffusa una rete di piccole botteghe del fare, laboratori per riparare e riutilizzare le cose vecchie, second hand shop, remainders ed esperimenti creativi. Il centro storico è un altro da quello che conoscevo. La mia idea è che la persona abbia preso il posto della cosa. Che la voglia di “metterci le mani” abbia spinto tante persone a regredire verso il basso, verso l’utilizzo delle mani, della creatività, della scoperta di un sentimento che può manifestarsi nell’oggetto che si crea e che si recupera. No, non ho avuto un’ illuminazione divina ma… camminavo.
Camminavo in un piccolo borgo cittadino, quando mi sono imbattuta nella vetrina di Ramina.

Ramina Rimini

Nella mia testa la Ramina era un mestolo con i raggi a ragno ma a guardare quella vetrina di mestoli non ne ho visto nessuno. Ho visto invece vasetti, piattini, tazze e ciotole, piccoli fiori pendenti dal soffitto e veri e propri “gioielli” di mani.  A entrare ci metto un attimo. Dentro è piccolo ma non c’è un centimetro che non sia ricoperto da qualcosa di bello, barattoli del caffè che si coprono con coperchi azzurri di stelle, pomelli delle cassettiere a forma di fiore, lampade e vasi… un mondo.

A creare quel mondo ci hanno pensato Sara e Laura, due giovani ragazze laureate l’una all’Accademia delle Belle Arti e l’altra in Architettura. L’architetto Laura Genestreti ci prova a lanciarsi nel mondo dell’architettura, progettazione edilizia per la precisione, ma ha la passione della ceramica nel sangue. Dall’altra parte anche Sara Carlini le sue “Belle arti” le ha fatte fruttare nel campo dell’illustrazione per bambini. Si conoscevano solo di vista… allora come sono finite a Ramina“Galeotto fu un corso di ceramica che le due hanno frequentato in città” mi raccontano le due, che nel 2010 hanno creato questo laboratorio di oggetti per la casa. Le due “anime” s’incontrano in un attimo, da una parte la vena artistica di Sara dall’altro lo spirito progettuale, del design di Laura che passa dalla progettazione di palazzi alla progettazione di oggetti per la casa. In piena crisi economica le due si avventurano nell’apertura del laboratorio-negozio.
La vostra avventura è cominciata da poco, siete soddisfatte dei risultati?
“Ramina comincia nel 2006 alla fine del corso da progettiste ceramiche, svolto insieme, qui a Rimini della durata di un anno, organizzato da Enaip e finanziato dall’Unione Europea. All’inizio è stato un mettere insieme le nostre conoscenze e capacità, da cui pian piano, prima in modo più amatoriale, sono nati i primi progetti Ramina, ma ufficialmente ci buttiamo nella mischia nel 2010, con un laboratorio aperto al pubblico. Subito abbiamo riscontrato successo e soddisfazione, anche se le difficoltà pratiche ed econimiche sono molte. Con il passare dei mesi e degli anni siamo cresciute sia di esperienza sia nell’apprezzamento da parte del pubblico”.

Chi sono i vostri acquirenti?
“Base del nostro lavoro è la progettazione, quindi lavoriamo prevalentemente su commissione per privati e aziende, con lavori personalizzati, mantenendo sempre lo stile Ramina che è cresciuto negli anni e ci dicono essere riconoscibile, cosa che ci da molta soddisfazione”.

Avete avuto riscontri anche fuori Rimini?
rimini ceramiche

“Abbiamo realizzato progetti anche fuori Rimini e fuori Italia, e anche adesso abbiamo dei lavori per privati fuori Provincia e riforniamo diversi negozi in giro per l’Italia, stiamo anche consegnando una fornitura per Taiwan, ci piace l’idea di esportare il Made in Italy. Ci è stata dedicata una puntata di Design 2.0 sul canale Leonardo e siamo state contattate da tanti clienti di altre città. Abbiamo di recente partecipato a Homi Milano, la più grande fiera italiana dedicata allo stile dell’abitare, e confrontandoci anche con grandi realtà abbiamo riscontrato un buon successo”.

Avete un idea di cosa piaccia dei vostri lavori agli acquirenti? Che cosa caratterizza i vostri oggetti?
“Ci dicono che i nostri prodotti sono romantici, ma non sdolcinati, che sono puliti e poetici. Credo piaccia l’imperfezione che è il sintomo forte della sensibilità dell’artigianato, e la semplicità dei nostri lavori che nasce dalla progettazione e dall’incontro tra la forma e l’illustrazione, in questo la nostra formazione personale, scolastica-universitaria è molto presente”.

Progetti per il futuro?
“Continuare a produrre sempre nuovi progetti, senza snaturare mai quello che è il nostro stile. Vorremmo aumentare il numero dei rivenditori e stiamo lavorando anche sulla vendita online, sicuramente parteciperemo a fiere a Milano, e abbiamo in mente anche mete europee. Nel riminese partecipiamo sempre a Matrioska, evento fresco e dinamico che riesce a far entrare il design artigianale nelle case di tutti”.

Ah! Ramina non è un mestolo con i raggi a ragno, Ramina è un colore, un bellissimo verde che sottolinea il logo di questo piccolo, bel mondo!

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Angela De Rubeis

Giornalista, laureata in comunicazione e giornalismo. Si occupa di viaggi e culture altre, consigli più o meno utili e indicazioni "popolane". Redattrice per Info Alberghi srl.

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