Una rassegna teatrale per bambini e famiglie può essere definita a km zero e a costo (quasi) zero? Fino al momento in cui ho alzato la cornetta per intervistare Beppe Chirirco, curatore artistico della rassegna teatrale “Il Mulino dei Piccoli” avrei detto di no.
Dire teatro per ragazzi oggi fa venire in mente le compagnie internazionali che si muovono a fior di compensi, le scenografie mirabolanti e supercolorate, i costumi, le luci….
Invece ho imparato che si può fare teatro per i piccoli anche spendendo poco o niente, senza rinunciare alla qualità e anzi coinvolgendo in profondità il piccolo pubblico. Come? Lo chiediamo direttamente a lui, Beppe Chirico.
Come si fa il teatro a costo zero o quasi?
Le nostre sono proposte sostanzialmente a km zero. Ciò significa, ad esempio, scegliere di portare in scena gli attori adulti dei nostri laboratori di teatro, invece che assoldare compagnie teatrali che richiedono grossi budget. La qualità non ne risente, al contrario ne giova: “Le avventure di Don Chisciotte” (in programma il 6 aprile, ndr) porterà in scena 14 attori dei laboratori di Banyan Teatro, una possibilità rara e preziosa per i bambini.
Inoltre, collaboriamo con gli artisti del territorio per poter comunicare il teatro attraverso diversi linguaggi espressivi. Ad esempio, quest’anno sarà presente l’illustratrice riminese Marianna Balducci e ogni appuntamento sarà preceduto dalle letture dei lettori volontari in collaborazione con la Biblioteca Gambalunga di Rimini. Anche la merenda finale è a km zero e viene offerta dalla cooperativa Poco di Buono, che è nostra “vicina di casa”.
E come realizzate le scenografie?
Noi crediamo nel teatro fisico e mettiamo al centro della scena l’attore e le sue capacità. Per filosofia e politica della compagnia, noi preferiamo lavorare sull’attore e investire sull’energia piuttosto che suglie effetti speciali.
In quest’ottica, scegliamo scenografie semplici, costruite magari a partire da materiali di recupero ma non per questo meno efficaci.
Dunque non c’è bisogno di spendere tanto per fare cose di qualità…
Penso che per un bambino sia un’esperienza molto più coinvolgente poter toccare con la mano gli oggetti scenici come lo scudo e l’armatura di Don Chisciotte piuttosto che vedere effetti speciali incredibili.
Noi destiniamo a ogni spettacolo un budget massimo di 500 € e il biglietto d’ingresso ne costa 5, eppure le famiglie e i bambini escono dai nostri spettacoli felici. Nelle rassegne precedenti, abbiamo sempre fatto il tutto esaurito, è capitato che le famiglie che non hanno trovato posto restassero pazientemente fuori ad aspettare che finisse lo spettacolo per gustare insieme agli altri la merenda.
È questa l’atmosfera speciale che ci piace portare avanti…
Quale magia si compie al Mulino dei Piccoli?
Grazie alla struttura stessa del teatro, piccolo ma accogliente, i bambini siedono per terra su cuscini o al massimo sul primo gradino, molto vicino alla scena, quindi, quasi all’interno. Questo ci dà la possibilità di coinvolgerli direttamente scambiando un’energia potente in grado di rendere il teatro un’esperienza unica.
Ho la sensazione che ci sia una sensibilità crescente delle famiglie per il teatro. Pensi che a Rimini ci siano proposte adeguate?
C’è molta sensibilità, ci sono diverse proposte sul territorio ma si potrebbe fare di più. Ci vorrebbero rassegne più lunghe, ad esempio. Questo però richiederebbe molte energie e molto denaro e si innescherebbe un circuito economico che noi rifuggiamo: ci vantiamo di essere un’associazione culturale e vogliamo fare cultura, non trasformarla in un business!
Conduci anche laboratori di teatro per bambini.
Cosa significa per un bambino il teatro e quali consigli daresti a i genitori che vorrebbero iscrivere i figli?
Se il bambino è un essere ludens, il teatro è il giochi dei giochi. Fare teatro fa bene perchè ti mette nella condizione di misurarti con te stesso. Mentre nelle discipline sportive si insegna ai bambini ad inseguire risultati “estetici” e traguardi, qui non è richiesta alcuna abilità ma “solo” di restare sempre in contatto con se stessi e io credo che se insegni al bambino a stare bene con se stesso lo salvi un po’.
Il primo consiglio che dò ai genitori è di stare con i figli prima di iscriverli a qualunque corso dedicando loro del tempo.
Il secondo è di non scegliere i corsi per i figli: se il bambino non si avvicina per un istintivo richiamo, avrà presto la tentazione di abbandonarli…
Ingresso: 5 € per grandi e piccini
Ingresso limitato a 100 posti.
Prenotazioni Tel. 0541 752056 oppure info@banyanteatro.com