San Giovanni in Marignano

San Giovanni in Marignano, il tour della Romagna verso sud

Grano e vino e fortificazioni troneggiano sulla vallata del Conca. San Giovanni in Marignano, a sud di Rimini, a pochi passi da Riccione è un piccolo polmone verde, un borgo vivace e pieno di vita che non si è arroccato nel passato ma che continua a rinnovarsi, soprattutto per i numerosi turisti che la visitano ogni anno.
Nel nostro itinerario romagnolo, San Giovanni in Marignano, ha un posto privilegiato in quanto crocevia di luoghi, storie e sapori.

Siamo in una delle aree vinicole e olivicole principali della provincia di Rimini, un territorio che, per la sua ricchezza, già nel medio evo veniva chiamato il Granaio dei Malatesta. Porta d’ingresso di questo lembo di terra è San Giovanni in Marignano, una città che ha da sempre legato il proprio sviluppo all’agricoltura di questa pianura.
Il basso corso del Conca, gli ultimi chilometri del fiume prima del suo ingresso nell’Adriatico, si caratterizza per un paesaggio ordinato e gradevole. I colli, morbidi e verdi scivolano lenti verso la costa lambita dal mare, mentre file pettinate di vigne disegnano un territorio bucolico, punteggiato anche di olivi antichi e di vecchie città cinte da mura.

 

Il borgo di San Giovanni in Marignano: un po’ di storia
Il borgo di San Giovanni in Marignano ruota attorno al nuovo castello, costruito probabilmente nella seconda metà del duecento. Il vecchio castello, di epoca altomedievale, viene oggi identificato con la località di Castelvecchio.
San Giovanni divenne da subito un polo molto importante per la sua posizione a difesa di un territorio importante dal punto di vista produttivo. L’insediamento fortificato di Castelnuovo ha subito nel tempo numerose manomissioni, ma è comunque ancora identificabile.
Tra il settecento e l’ottocento il borgo crebbe, per le migrazioni dalla campagna, aggiungendo quartieri e zone residenziali, ma il piccolo centro è ancora identificabile nella struttura stessa del castello. Oltre alla via principale, si articolano lungo tutto l’asse viario altri vicoli e androni che danno vita ad un reticolato di tipico impianto medievale. Un recinto murato, realizzato con cortine in laterizio, dotate di merlature a sporto ed intervallate da alcuni torrioni, definisce e delimita l’impianto urbano.

Teatro Massari - San Giovanni in Marignano

Teatro Massari – San Giovanni in Marignano

Il tour nella chiesa di San Pietro
Circa al centro si trova la chiesa di San Pietro, la cui edificazione fu quasi certamente contemporanea alla fondazione del nuovo castello. Oggi dell’antica struttura rimane ben poco. Prima, infatti, fu ristrutturata dai monaci di San Vitale nel 1515, e poi ricostruita completamente nel 1746-1754 su disegno del ravennate Domenico Barbiani.
Il pezzo più interessante all’interno di San Pietro è l’altare maggiore, realizzato dallo scultore Domenico Toschini col ciborio in stile romanico e l’ancona in stucco dalle più audaci architetture rococò. Al centro dell’ancona si trova un dipinto di Salvatore Monicillo (una delle poche tele superstiti in Romagna) raffigurante un miracolo di San Pietro

La vita in piazza
A pochi metri dalla chiesa, passati sotto la torre dell’orologio, si entra nella bella e ariosa piazza, dove si trova anche il palazzo del comune. Fuori dal circuito del centro storico è situata la chiesa di Santa Maria fuori le mura, chiamata dagli abitanti Santa Lucia. Anch’essa ricostruita a fine ‘700, del vecchio edificio rimane solo l’affresco della Madonna con Bambino rappresentata in fondo all’abside. All’interno si può ammirare l’organo settecentesco. Lo strumento consta di circa 600 canne tutte di stagno e legno. Fu restaurato nel 1897 e poi nuovamente nel 1996.

La notte delle streghe - San Giovanni in Marignano

La notte delle streghe è uno degli appuntamenti più attesi dell’anno

Il teatro Massari
L’edificio forse più interessante di San Giovanni in Marignano è il Teatro Massari, un piccolo, delizioso gioiello di arte e cultura. L’edificio, che presumibilmente risale al secolo XVII, era in origine l’Oratorio della Confraternita del Rosario. Dopo varie vicende fu acquistato dal comune che lo utilizzò per gli usi più disparati fino a che un gruppo di cittadini decise, nella prima metà dell’ottocento, di ristrutturarlo a proprie spese per trasformarlo in un teatro.

 

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Angela De Rubeis

Giornalista, laureata in comunicazione e giornalismo. Si occupa di viaggi e culture altre, consigli più o meno utili e indicazioni "popolane". Redattrice per Info Alberghi srl.

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