A spasso per il Rubicone, un polmone verde a pochi passi dal mare della Riviera

A spasso per il Rubicone, un polmone verde a pochi passi dal mare della Riviera

La Valle del Rubicone, storico confine della Repubblica Romana attraversato da Cesare nei cupi tempi della guerra civile è un fazzoletto di terra di poche decine di chilometri quadrati che nasce dalle sponde dorate del mare di San Mauro, foce del fiume, fino a inerpicarsi tra i colli e i calanchi che da Sogliano scendono – di là dagli Appennini – sino ad Arezzo. Campi coltivati, vitigni e cipressi si alternano sui declivi senza che il mare sfumi mai dall’orizzonte, fino a diventare una striscia azzurra, sfocata e confusa al limite del campo visivo.

Risalendo il fiume si taglia il lembo più meridionale della pianura padana da San Mauro Pascoli sino a Savignano, dove si incontrano le prime alture, terrazze verdi e rigogliose da cui ammirare la pigra pianura stesa sino alla costa. Atmosfere agresti, sanguigne e solari, “Romagna solatìa, dolce paese” nei versi di Pascoli che da Villa Torlonia – nel cuore della campagna di San Mauro – rese omaggio a questa terra; ma una terra che sa essere anche crudele, ombrosa e, per quanto ricca di ogni tesoro e dono, sottilmente inquietante.

A SPASSO TRA SOGLIANO E FARNETO

Mentre si sale, “l’azzurra vision di San Marino” – sempre nelle parole del poeta – accompagna il viaggio come un fedele amico con la vista del suo austero massiccio nel primo tragitto e delle case di città abbarbicate sui pendii da Sogliano in poi. Ed è proprio Sogliano il centro nevralgico della valle del Rubicone: alle sue spalle, tra le falde delle verdissime colline e degli scuri calanchi, sgorga il Rubicone, nelle sue fosse, profonde grotte scavate nel terreno tufaceo e ricoperte di paglia, il formaggio pecorino stagiona fino a prendere l’inconfondibile gusto del fossa di Sogliano, delizia casearia famosa in tutto il mondo. Alle spalle di Sogliano si erge il monte Farneto, la cima più alta della vallata che con i suoi 487 metri di altezza domina tutta la valle. Qui sorge il santuario della Madonna del Farneto.

LE TEGLIE DI MONTETIFFI

Immerso nel silenzio della più lussureggiante vegetazione, adagiato su uno sperone roccioso, Montetiffi è una piccola frazione di Sogliano, nota soprattutto per la produzione delle Teglie da piada in terracotta. Rosella Reali e Mauruzio, sono oggi gli unici due eredi di questa antichissima arte che si perde nella notte dei tempi. Dal loro rifugio a Ville di Montetiffi creano, ripetendo gli stessi gesti e la stessa arte dei “tegliai” del passato, le teglie di terra rossa delle cave soglianesi sulle quali la piada prende un gusto ed una fragranza unica, quasi biscottata, ben diversa dalla cottura sul testo e sulle teglie.

Lascia un commento

Angela De Rubeis

Giornalista, laureata in comunicazione e giornalismo. Si occupa di viaggi e culture altre, consigli più o meno utili e indicazioni "popolane". Redattrice per Info Alberghi srl.

No comments

Add yours