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Un salto nel futuro, come saranno i viaggiatori nel 2030?

A dir poco suggestivo quello che è emerso al Travel Technology Day (9 giugno 2015) di Milano.
Da uno studio presentato nel corso dell’evento dedicato al futuro della travel industry – realizzato da Tommaso Vincenzetti Marketing & Business Development Director di Amadeus Italia -, è risultato che tra 15 anni i viaggiatori si divideranno in 6 “tribù”, 4 in più rispetto a quelle rilevate fino a questo momento.

Al limitare del 2030 quelli che supereranno i confini del loro paese di residenza per viaggiare aumenteranno di 700 milioni, toccando il picco del miliardo e 800 milioni. Ma come viaggeranno, dove andranno questi miliardi di zaini, trolley e valigie?

La cosa più importante – stando a questo studio – non è tanto dove, ma come. Ed è su queste preferenze che si possono individuare le “tribù” di viaggiatori, intese come gruppi che si identificano ciascuno in un particolare stile di viaggio.

Eccole le tribù dei viaggiatori del futuro:

  • il viaggiatore social
  • il viaggiatore etico
  • i fan della semplicità
  • il forzato del viaggio di lavoro
  • i cacciatori di gratificazioni
  • i puristi culturali

Si tratta di categorizzazioni abbastanza curiose, figlie di un diverso modo di viaggiare e di intendere la traversata oltre confine. Di tutti, sicuramente il viaggiatore social e quello più attuale, nato dalla diffusione del social come “mezzo di comunicazione di massa”.

IL VIAGGATORE SOCIAL
Questi viaggiatori sono dei grandi utilizzatori di social media, spesso sono personaggi popolari e organizzeranno le loro vacanze in funzione delle reti social, dell’audience e dei consensi, facendosi anche ambasciatori sui social delle località che visitano, con un occhio alle recensioni e i consigli che ogni giorno vengono condivisi.

IL VIAGGIATORE ETICO
Si tratta di viaggiatori con una forte coscienza etica e la meta verrà scelta con un’attenzione ai valori della sostenibilità e del rispetto dei popoli che abitano i luoghi di viaggio. Si tratta di viaggiatori che anche in vacanza potrebbero dedicarsi, ad esempio, ad attività di volontariato.

I FAN DELLA SEMPLICITA
Relax e risparmio sono le parole d’ordine per questi viaggiatori che rappresentano la vera e propria middle class e partiranno solo usufruendo di pacchetti e offerte. Saranno gli altri a decidere i dettagli del viaggio proponendo uno svago sicuro, certo e prestabilito.

I FORZATI DEL VIAGGIO DI LAVORO
Un viaggio imbrigliato in un tempo e in un budget, reso più piacevole grazie all’utilizzo di strumenti tecnologici.

I CACCIATORI DI GRATIFICAZIONI
Lusso, piacere e benessere, anche per poco tempo ma sempre in modo eccezionale, questo è lo spirito di questa tribù

I PURISTI CULTURALI
Il viaggio rappresenta è una vera esperienza di vita, un momento per immergersi completamente nella cultura ospite. Unica meta è la caccia all’esperienza autentica.

Questa classificazione non si limita a essere letteratura antropologica ma si riferisce a una vera e propria economia. Basti pensare che si stima che entro il 2025 turismo e viaggi muoveranno il 10% del Pil mondiale e il 10% dei posti di lavoro. In generale dalla classificazione emerge che il viaggiatore del futuro avrà un carattere più consapevole (seppur guidato da intenti di tipo diverso) e cercherà un benessere legato alle esperienze.

La presentazione completa dello studio si può leggere qui.

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Angela De Rubeis

Giornalista, laureata in comunicazione e giornalismo. Si occupa di viaggi e culture altre, consigli più o meno utili e indicazioni "popolane". Redattrice per Info Alberghi srl.

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