temporale e trombe d'aria rimini

E che sarà mai un po’ di pioggia?

Ah, signora mia, ha visto che pioggia?, mi ricordo: una volta in estate si andava giù al mare la mattina e si tornava la sera. Un caldo, la gente… Ah, signora mia, come si stava bene! Mica come ora che d’estate piove e d’inverno fa caldo. A novembre dell’anno scorso, giuro!, facevo le pulizie fuori casa con la maglietta… Un caldo che non le dico! Non ci sono più le m… (E mi fermo qua perché ho sempre odiato questo proverbio). Questa conversazione, rubata dai miei vicini, l’ho origliata pochi giorni fa, e probabilmente non sono l’unico ad aver udito una simile accozzaglia di sofismi meteorologici.

Dio benedica i discorsi da bar! Soprattutto quelli d’ambientazione rivierasca dove i commenti sul tempo raggiungono l’apoteosi del ridicolo. Che vita sarebbe senza un po’ di sano e provinciale semplicisimo dove le considerazioni sulle evoluzioni climatiche vengono dispensate come varianti di ricette della piada sfogliata? L’impasto con lo strutto secca di meno, però con l’olio d’oliva è più saporito… Veda lei come lo preferisce, signora mia.

Questa è l’estate della pioggia. Punto e a capo. Vogliamo lamentarci ancora a lungo o decidere il da farsi per trarne il meglio? Dai telegiornali ai ritrovi per il caffè ci siamo trasformati d’incanto in un popolo di meteopatici, come se ad ogni litro di pioggia corrispondesse una sacca del nostro sangue. Per fortuna la Romagna non è la Sardegna, ovvero, se piove offre una svariata gamma di alternative, tant’è che il tanto snobbato “entroterra” viene perlustrato, in genere, proprio nelle giornate più uggiose; itinerari ritratti da Piero della Francesca e Leonardo da Vinci che meriterebbe una vacanza a parte, tra strade del vino, bellezze paesaggistiche ed architettoniche. Anche se da quando esiste Le Befane, in tanti si fermano alla statale e preferiscono l’alienazione del centro commerciale alla poesia delle colline. De gustibus (o pigrizia).

A proposito di pioggia, qualche post fa abbiamo dato la parola al responsabile del Servizio meteo – Arpa Emilia Romagna per rispondere agli albergatori infuriati contro le previsioni sbagliate. Il succo fu: le previsioni hanno senso solo fino al terzo giorno e a livello provinciale; la loro attendibilità varia dal 60 al 90% (lungi dall’essere assoluta); i siti commerciali che propongono previsioni a 10-giorni-o-più a livello comunale sono fanta-meteo.

Proprio questi ultimi, il cui barometro ha registrato nei giorni scorsi un’altissima pressione da ricorsi di Federalberghi, hanno provato ad aggiustare il tiro… o a compiacere i bagnini. C’è, ad esempio, chi promette “previsioni meno pessimistiche” omettendo il simbolo della pioggia e fornendo percentuali di attendibilità per previsioni fatte praticamente sopra casa vostra. Cito: previsione a 10 giorni vera al 50% su Casteldelci. Mah…

La risposta ai dubbi piovosi rimane la stessa. Se avete programmato qualche giorno di ferie, partite e basta. Ombrello in borsa e via. In vacanza, lontano da scrivanie, capi rompipalle e suocere invadenti – pioggia o non pioggia – ci si diverte sempre!

credits foto: davidepiras.it

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Mirco Paganelli

Giornalista freelance

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