
La festa della piadina e dell'uva, a Cattolica il 12 settembre si festeggia l'autunno
La festa della piadina e dell’uva, già nel nome ha un che di biblico. Il pane senza lievito, il frutto da cui nasce il vino, parliamo degli ingredienti cardine di questa terra, il minimo che potrebbe bastare per il sostentamento. Per questo da quasi 50 anni, ad ogni settembre, Cattolica festeggia la piada e l’uva in questa festa singolare, particolare, ma anche semplice, sempre uguale a se stessa, come i riti più antichi che si ripetono con le stesse modalità.Giovedì 12 settembre, alle ore 21.15 in piazza primo maggio, a Cattolica, avremo un primo assaggio di autunno. Lo vedremo nel carro pieno di uva trainato da un paio di buoi, a ricordare che arriva il periodo della vendemmia e del vino. Assieme al carro protagonista, ci saranno anche quelli allegorici che sfileranno per la festa. Perché quando l’uva diventa vino, quando i prodotti nati dalla terra si trasformano in altro si festeggia, sempre. E’ un rito! E’ quasi un dovere.
E come ogni festa che si rispetti, ciò che nasce dalla terra va consumato! Ecco allora il vino servito per tutta la sera nelle tipiche brocchette ricordo della città di Cattolica; e le arzdore che tireranno la sfoglia per fare centinaia e centinaia di piade. Piade, uva e vino! Ecco tutto quello che serve per celebrare degnamente l’autunno!
Può mancare la musica? Certo che no. Ad allietare la serata sarà la musica della vicina Fano, ma non una musica qualsiasi, ma quella Arabita, cioè arrabbiata. Parliamo di una banda musicale nata dalla caustica ironia dei questo lembo di terra romagnolo marchigiano, dove anche il divertimento si colora di qualche arrabbiatura. Fisarmoniche, campanacci, barattoli di latta, ma anche oggetti quotidiani come caffettiere, brocche, bidoni, ombrelli: tutto darà vita ad un concerto rumoroso e soprattutto divertente e trascinante!
Non c’è altro! Ma tutto quello che c’è è genuino e merita di essere visitato, assaggiato e partecipato!